Cos'è l'astrologia umanistica


Tutti sappiamo che l'astrologia. che è tra le discipline più antiche della storia dell'umanità, ha svolto un ruolo importante nelle civiltà del passato, utilizzata come strumento anche dai regnanti e influenzando dunque anche scelte politiche e militari. Tuttavia. nonostante il suo ruolo di indubbia rilevanza, nel corso dei secoli ha subito una progressiva svalutazione fino a finire relegata nel campo del folclore, se non della  cialtroneria. 
Ma, a partire dagli anni Trenta, grazie all'opera di Dane Rudhyar ha iniziato ad affermarsi nel mondo (in particolare in Europa e negli Stati Uniti) un nuovo tipo di astrologia: l'astrologia umanistica. Discostandosi da quella tradizionale, basata sopratutto sulla previsione, questa disciplina concentrava la sua attenzione non più sugli “eventi” ma sulla “persona”: sul suo mondo interiore, sui suoi bisogni ed impulsi, utilizzando gli strumenti forniti sia dalla filosofia orientale, sia dalla fisica quantistica e dalla psicologia del profondo di Freud e di Jung. 
L'astrologia umanistica non è più propensa a credere che astra inclinant sed non determinant, cioè che gli astri dal più alto dei cieli pur non determinando tutto influenzano la vita degli uomini. Non ragiona più, dunque, in termini di causa-effetto, non distingue più un sopra degli "astri" da un sotto degli "uomini". L'astrologia umanistica, avvalendosi delle teorie della fisica quantistica, concepisce  l'universo come un'unità, un "tutto indiviso" non riducibile alla somma delle singole parti.  Ogni singola parte è già di per sè un tutto in costante relazione con le altre parti e nello stesso tempo con l'insieme più vasto in cui è inclusa. 
Partendo da questi presupposti l'universo non può essere interpretato solamente secondo il principio di causalità che spiega il susseguirsi dei fenomeni in un continuo processo di causa - effetto, ma attraverso la “sincronicità” che rivela l'esistenza di una connessione “acausale” tra i fenomeni non percepibile dai sensi ma che è tuttavia reale. Fu Jung ad introdurre questo temine nel 1950 per descrivere una connessione tra due o più eventi diversi che avvengono in modo sincrono, cioè nello stesso tempo, tra i quali non vi è una relazione di causa effetto, ma un evidente comunanza di significato, una corrispondenza analogica. Dal momento che l'universale é riflesso nello specifico, la posizione del cielo in un dato momento riflette le qualità di quel momento, così come riflette anche le qualità della persona nata in quello stesso momento. Le due cose non si causano: sono sincroniche, coincidono. Si specchiano l’una con l’altra.
Si dice che l’astrologia umanistica sia di ispirazione junghiana, perche è a Gustav Jung che si deve attribuire il merito di avere trovato un legame tra psicologia, filosofia e astrologia. E’ un’astrologia  psicologica, interessata non tanto alla previsione concreta degli eventi quanto attenta ai processi interiori dell’uomo, riferendo i simboli astrologici  alle sue disposizioni psichiche. Il tema natale  diventa quindi uno strumento  utile a scoprire le potenzialità che potranno essere sviluppate, ma anche i blocchi energetici e le rimozioni che bisognerà integrare nella coscienza per dirigerci verso il progetto indicato dal segno solare. 
Quale progetto? il presupposto è che ogni individuo nasca con un progetto che, come il seme di una pianta, ha bisogno di cure adeguate per crescere e svilupparsi. Diventa così importante conoscere il proprio progetto  per arrivare alla propria autorealizzazione e la simbologia astrologica può essere di grande aiuto in questo percorso. Il tema natale racchiude il nostro ritratto psicologico e può essere interpretato leggendo le simbologie dei pianeti nei segni e nei loro aspetti e nella loro collocazione nelle case astrologiche. I pianeti  esprimono le nostre funzioni psicologiche, cioè il nostro modo di amare, di comprendere, di comunicare e di affermarci e assumono la colorazione del segno cui appartengono e gli aspetti che tra loro formano ci illustrano su come queste funzioni interagiscono tra loro. Le case rappresentano  i vari ambiti della nostra esistenza, come ad esempio il lavoro, la salute, le amicizie gli amori eccetera. La loro combinazione costituisce una miscela unica, così come è unica la nostra personalità.
L’astrologia umanistica consente, attraverso lo studio dei transiti dei pianeti, di individuare i periodi della nostra vita in cui siamo chiamati a crescere, durante i quali possiamo essere “in crisi”, in conflitto con noi stessi, messi alla prova, ma nello stesso tempo possiamo avere l’opportunità di dare una svolta positiva alla nostra esistenza. Non a caso l’ideogramma cinese che significa crisi ha anche i significati di “pericolo” e di “occasione”. E nel campo della medicina si parla di “crisi di guarigione” quando si è ormai prossimi alla fine della malattia. L’astrologia umanistica  ci può segnalare quale sarà la "qualità” del nostro tempo - e cioè se potremo vivere un po’ più in superficie in armonia con il resto del mondo o se dovremo scendere in profondità per sciogliere i nodi interiori e per apportare i cambiamenti necessari alla nostra vita, allo scopo di diventare  noi stessi, liberi da condizionamenti interni ed esterni. Avvalendosi dell’aiuto della psicologia e della lettura della simbologia astrologica, questo tipo di astrologia può diventare un utile strumento di auto-conoscenza nel lungo percorso verso la nostra “individuazione”.

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